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Marco Grilli

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Storico e Critico d'Arte

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La Regina Elisabetta II e l’Arte

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11 Ottobre 2020 by marco 2 commenti

La Regina Elisabetta II è una delle icone ispiratrici più importanti nel mondo dell’arte; è l’emblema della Monarchia britannica, ma anche la donna dei record.

I “numeri” di una Regina: Elisabetta II

Elisabetta II è il monarca vivente che ha regnato più a lungo con i suo 68 anni alla guida del Regno; ha lavorato per 25.000 giorni sul trono d’Inghilterra; ha ricevuto oltre 3,5 milioni di corrispondenze; ha conferito più di 404.500 titoli onorifici e premi; ha incontrato 12 Presidenti degli Stati Uniti d’America; ha avuto 12 Primi Ministri britannici; ha visto 6 Papi su 7 che si sono succeduti durante il suo Regno; ha varato 23 navi; ha inviato la sua prima email nel 1976; e molto altro.

Se però la Regina può vantarsi del primato di monarca più anziana del mondo, il suo Regno non è ancora il più longevo della storia. Il primato è saldamente tenuto dal Re di Francia Luigi XIV, salito sul trono a meno di 5 anni nel 1643 e rimasto in carica per oltre 72 anni. Con i suoi quasi 68 anni e 3 mesi di regno (agg. Aprile 2020), la Regina ha da pochi mesi superato Pacal Il Grande, uno dei più famosi Re Maya vissuto nel 600 D.C. in quello che ora è lo stato del Chiapas, in Messico. Attualmente la Regina Elisabetta II si colloca al quarto posto di questa prestigiosa classifica.

Elisabetta II e l’arte: la Royal Collection

In tutta la sua longeva vita, Elisabetta II è stata anche un’importante fautrice dell’arte, che ha dato voce ai numerosi artisti che hanno saputo rendere grande l’Inghilterra e che ancora oggi riconoscono nella loro Monarca la linfa vitale della loro creatività.

Non sarà di certo sfuggito che la Royal Collection è la raccolta d’arte della famiglia reale britannica. L’attuale proprietaria della collezione è naturalmente Sua Maestà Elisabetta II, che governa una ricca collezione, con 7.000 dipinti e 40.000 acquerelli oltre a ceramiche, oggetti preziosi, tendaggi, arazzi e libri antichi: insieme compongono una collezione con più di un milione di oggetti, che rappresentano il gusto di re e regine degli ultimi 500 anni di storia. Questi numeri la rendono una delle collezioni d’arte più grandi e importanti del mondo, nonché una delle ultime grandi collezioni reali europee ancora oggi intatta. 

La Royal Collection, data anche la sua vastità, non è contenuta in un’unica sede, ma si trova sparsa in molte delle residenze reali britanniche, come Hampton Court Palace, Buckingham Palace e Windsor Castle(ancora oggi sono vivide le immagini delle opere salvate dal rogo qui divampato il 20 novembre del 1992). Alcune residenze sono aperte al pubblico con le loro gallerie, altre sono invece riservate alla famiglia reale. 

I dipinti conservati nella Royal Collection appartengono a diverse epoche, autori, generi e nazionalità e tutte insieme contribuiscono a fare della Regina Elisabetta II un’indiscussa “gallerista” d’arte, che conserva la memoria della sua Nazione attraverso la rappresentazione artistica. Ogni opera d’arte, infatti, è di proprietà del popolo Britannico: il suo Monarca ne è solo un fidato custode per conto della Nazione.

La Regina è un’opera d’arte: ecco la ”musa” degli artisti

Elisabetta II è, dunque, un’importante collezionista d’arte. Non si è mai dilettata nella pittura come suo figlio Carlo, ma ama e apprezza un buon ritratto, come si evince anche passeggiando nelle Residenze reali. 

Il rapporto della Regina con l’arte, però, non si ferma al mero collezionismo, ma va oltre la realizzazione di un’opera, raggiungendo la sfera della pura creatività: Elisabetta II può, infatti, vantare di essere stata ritratta da alcuni dei maggiori artisti a lei contemporanei, che in maniera diversa hanno restituito la sua immagine attraverso pennellate, luci e ombre. Tra i più noti la serie di ritratti realizzati da Andy Warhol, cui si deve il merito di aver fatto di Sua Maestà un’icona pop. E poi c’è il bellissimo ritratto di Chris Levain, che quasi sembra illuminarne lo spirito poiché sotto la corona e l’ermellino la regina tiene curiosamente gli occhi chiusi. 

Ma analizziamo alcune tra le più belle opere che hanno fatto entrare la regina Elisabetta II nella Storia dell’Arte. Non voglio fare una carrellata esaustiva, ma una selezione di opere che mostrano come la Regina sia stata ritratta sotto diversi punti di vista, non sempre in modo classico e istituzionale, ma libero ed espressivo.

Philip Alexius de Laszlo, Princess Elizabeth of York, 1933

Philip Alexius de Laszlo, Princess Elizabeth of York, 1933

L’acquerello di Philip de László è il primo ritratto della principessa Elisabetta, figlia dei duchi di York. È rappresentata dall’artista seduta, con un paesaggio sullo sfondo a destra. Indossa un abito bianco con un ampio nastro di seta legato in vita e in mano un cesto di fiori.

Pietro Annigoni “Regina reggente”, 1955

Pietro Annigoni “Regina reggente”, 1955

Pietro Annigoni fu un artista italiano chiamato a corte per ritrarre Sua Maestà. L’opera, intitolata “Reggina Reggente”, fu commissionata dalla Worshipful Company of Fishmongers ed è ancora presente nella Fishmonger’s Hall di Londra, seppur non esposta al pubblico, ma spesso data in prestito per mostre nella Capitale. La scelta di ritrarla in un ambiente esterno venne spiegata dallo stesso Annigoni, che raccontò di aver preso questa scelta dopo aver parlato con la Regina e aver appreso il suo amore d’infanzia legato all’osservazione delle persone e del traffico dalla sua finestra.

Pietro Annigoni, Queen Elizabeth II, 1969

Pietro Annigoni, Queen Elizabeth II, 1969

Dopo anni Annigoni torna nuovamente a dipingere Sua Maestà, questa volta su commissione della Trustees of the National Portrait Gallery. È il 1969 e l’artista sceglie di “mostrarla in solitudine, piuttosto riflessiva e severa, profondamente umana e, allo stesso tempo, regale senza ricorrere a corone o altri simboli di regalità”, come egli stesso spiegò. Questa volta, però, le fa indossare il mantello rosso dell’Ordine dell’Impero britannico. Dopo 8 mesi e 18 sedute il risultato è uno studio preparatorio a olio e pastello a grandezza naturale contro un cielo notturno oscuro conservato dall’artista e in seguito (2006) acquistato dalla regina stessa.

Gerald Scarfe CBE, The Queen, 1970

Gerald Scarfe CBE, The Queen, 1970

Non poteva che essere ironico il ritratto di un fumettista. Ecco, allora, che la caricatura di Sua Maestà prende vita dal pennello del fumettista politico dello Standard Gerald Scarfe, che ha raffigurato la Regina in numerose occasioni. I suoi lineamenti sono stati descritti come “selvaggiamente esagerati”, mentre la si mostra aggrappata alla sua iconica borsetta decorata con la bandiera Union Jack. Il ritratto è esposto nella Sala delle stampe e dei disegni di Tate Britain e può essere visto solo su appuntamento.

Andy Warhol, Reigning Queens (Royal Edition): Queen Elizabeth II of the United Kingdom, 1985

Reigning Queens (Royal Edition): Queen Elizabeth II of the United Kingdom, 1985

Nel 1985 l’artista pop americano Andy Warhol iniziò il suo più ampio e ambizioso portafoglio di serigrafie intitolato “Regine regnanti”. Una serie al plurale perché non crea una ma tante immagini di ciascuna delle quattro monarche allora regnanti: Elisabetta II, la regina Margherita II di Danimarca, Beatrice dei Paesi Bassi e la regina Ntombi dello stato africano dello Swaziland. Nel caso della Regina d’Inghilterra basò le sue stampe sulla fotografia ufficiale scattata da Peter Grugeon al Castello di Windsor il 2 aprile 1975 e pubblicata per il Giubileo d’argento nel 1977.

Era stato lo stesso Warhol a pronunciare la famosa frase: “Voglio essere famoso come la Regina d’Inghilterra”.

Justin Mortimer, 1997, Royal Society of Arts

Justin Mortimer, 1997, Royal Society of Arts

Siamo nel 1997 e a soli 27 anni Justin Mortimer raffigura la Regina Elisabetta II su commissione della Royal Society of Arts, dove ancora oggi è possibile ammirare l’opera. È un momento particolare quello, in quanto l’Inghilterra è stata appena travolta dalla morte di Lady Diana: l’opera di Mortimer risulta, però, essere quanto di più contemporaneo si potesse sperare di avere. 

Lucian Freud, Queen Elizabeth II, 2001

Lucian Freud, Queen Elizabeth II, 2001

“Nessun ritratto di The Queen ha diviso l’opinione così fortemente come questo piccolo, espressivo dipinto ad olio” suggerisce il sito della Royal Collection dove è custodita ed esposta al pubblico questa controversa opera firmata Lucian Freud, nipote dell’inventore della psicanalisi Sigmund Freud. Il ritratto sembra quasi scavare nell’anima della Regina, riportando sul suo volto il turbinio delle emozioni interiori. Il tratto dell’artista è provocatorio ed espressionista ma la Regina sapeva bene cosa aspettarsi da lui, visto che fu lei stessa a commissionargli l’opera, accettando di posare con la corona di diamanti. Richard Cork, critico d’arte delTimes, lo ha definito “doloroso, coraggioso, onesto, stoico e, soprattutto, ben lungimirante”, mentre il Royal Photographer di The Sun, Arthur Edwards, è stato decisamente schietto nell’affermare: “Freud dovrebbe essere rinchiuso nella Torre per questo”.

Chris Levine, 2004, sketch London

Chris Levine, 2004, sketch London

Questo è tra i ritratti più belli eppure nasce per caso quando l’artista britannico Chris Levine viene incaricato dal Jersey Heritage Trust nel 2004 di fare un ritratto alla Regina. Per creare un ritratto leggero, Levine si avvalse di un complesso sistema di telecamere a 360 gradi, che richiedeva tempo per essere ripristinato. Durante i preparativi l’artista suggerì a Sua Maestà di riposare per un momento: fu durante quei secondi che la Regina si rilassa e chiude gli occhi. Eccola, allora, raffigurata in tutta la sua spontaneità.

Ralph Heimans, 2013, Westminster Abbey

Ralph Heimans, 2013, Westminster Abbey

Sessant’anni dopo la sua incoronazione, l’australiano Ralph Heimans sceglie di ritrarla lì dove tutto il suo regno ebbe ufficialmente inizio. La Regina appare modernamente in piedi nell’Abbazia di Westminster, indossando la stessa veste di Stato di quel grande giorno del 1953. L’Abbazia acquistò l’opera d’arte, alta oltre 3,50 metri, ma alla sua prima mostra venne vandalizzata con della vernice spray. Oggi è esposta al pubblico presso l’Abbazia all’interno delle Queen’s Diamond Jubilee Galleries.

Ben Sullivan, HM The Queen, 2018

Ben Sullivan, HM The Queen, 2018

Svelato nel 2018 al Royal Air Force Club di Piccadilly alla presenza della Sovrana, l’opera realizzata da Ben Sullivan è una delle più recenti opera d’arte che ritraggono Sua Maestà. Il dipinto mostra la 92enne regina al Castello di Windsor raffigurata accanto alla sua borsa nera, quella con cui manda messaggi al suo staff per indicargli, ad esempio, una conversazione poco piacevole.

Stuart Brown, Queen Elizabeth II, 2018

Stuart Brown, Queen Elizabeth II, 2018

Per celebrare il suo 75esimo anniversario, il Reggimento RAF ha commissionato all’artista Stuart Brown un ritratto di Sua Maestà con un accessorio importante indosso: la spilla omaggiatale dal Reggimento RAF stesso. Parlando di quest’opera l’artista disse: “Questa è stata l’opportunità professionale e personale più grande della mia vita. Ho sentito in maniera travolgente di essere alla presenza della Storia vivente”.

Miriam Escofet, Queen Elizabeth II, 2020

Miriam Escofet, Queen Elizabeth II, 2020

L’opera di Miriam Escofet, vincitrice del premio 2018 Bp Portrait Award, commissionata dal Foreign and Commonwealth Office (Fco) è un “tributo duraturo al servizio svolto da Sua Maestà” alla diplomazia. Per la prima volta l’opera è stata svelta in modo virtuale, con la Regina Elisabetta II collegata via Zoom a causa dell’emergenza mondiale da Covid-19. Non era mai successo prima che la Regina non fosse presente a questo evento.

Conclusioni

Questo articolo, che spero sia stato di vostro interesse, vuole portare l’attenzione sul rapporto tra Elisabetta II e l’arte: lei, la Sovrana dei record, la guida del popolo, la personificazione dell’Istituzione reale, la persona più esposta mediaticamente con la sua icona di stile, ha saputo lasciare il segno anche nell’arte, regalando al popolo Britannico e al mondo intero una ricca collezione frutto della storia.

God Save The Queen!
Dio salvi la Regina!

Le foto dei ritratti di Sua Maestà Elisabetta II sono stati tratti da sito d.repubblica.it

Category iconApprofondimenti Tag iconArte in Inghilterra,  elisabetta II,  marco grilli,  Regno Unito

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Mario Spagnoli dice

    12 Ottobre 2020 alle 05:48

    Bellissimo articolo, speravo di trovare nella lista degli artisti che hanno ritratto la regina, anche il ritratto eseguito da Alberto Lanteri, noto e contemporaneo Artista piemontese che può vantare di avere una delle sue opere nella collezione privata della regina. Alberto Lanteri è stato allievo di Pietro Annigoni e di Gaetano Donizetti, un Artista contemporaneo geniale nella sua arte.

    Rispondi
    • marco dice

      12 Ottobre 2020 alle 16:53

      Grazie mille per il commento e la segnalazione. La mia non è una raccolta esaustiva, ma intenzionata a mostrare come negli anni la Regina sia stata rappresentata in modo differente. Davvero interessante la sua segnalazione che approfondirò sicuramente, grazie.

      Rispondi

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L'arte è la menzogna che ci permette di conoscere la verità. (Pablo Picasso)

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